Rilassamento
Cosa significa per te “rilassarsi”?
Nel senso comune, il “rilassamento” viene spesso associato all’ozio e alla distrazione.
“Rilassarsi” dopo una lunga giornata di attività per molti significa accedere a forme passive di intrattenimento che ci permettono di “disattivare” il cervello e mettere… il pilota automatico!
Questa interpretazione è lontana anni luce dalla visione spirituale del rilassamento, che è – viceversa – una vera e propria “pratica di consapevolezza”, capace di ripristinare l’equilibrio e dischiudere nuove scoperte!
“Rilassarsi” significa mettere da parte tutte le tensioni superficiali che consumano energia e distraggono la nostra mente, per riportare la consapevolezza verso la profondità del nostro corpo e del nostro essere. Rilasciare le tensioni significa deporre la corazza che fa da tramite tra noi stessi e il mondo, e abbandonarsi a uno spazio di completa fiducia e di riconnessione con l’energia dell’universo.
Perché questo possa accadere occorre aprire una porta che ha una serratura molto delicata e una chiave che va girata senza sforzo. Insomma, si tratta di apprendere una vera e propria arte, che rivela nuove possibilità di ascolto dell’interiorità e l’accesso a un mondo in cui tutto funziona “sottosopra”: nel rilassamento l’abbandono è la massima concentrazione, la passività è la massima presenza.